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Viaggio a Montepulciano alla scoperta di una cantina che ha un profondo legame con il territorio, dove vivere un percorso di gusto. Ma si rivela anche un'esperienza artistica tra opere d’arte classiche e contemporanee.
7 ottobre 2021
Se state cercando una wine destination intrisa di bellezza non può mancare una tappa alla nuova Tenuta Vallocaia, immersa nello scenario della Val Di Chiana. Qui vivrete un'esperienza tra natura, arte e cibo dove il vino Nobile di Montepulciano ha un’eredità secolare, capace di esprimere il miglior racconto del territorio. La cultura della vinificazione risale infatti agli Etruschi e nel corso dei secoli si è affinata per raggiungere un perfetto equilibrio tra gusto, colore e profumo.
Una storia che nasce dalla mente illuminata di Rudi Bindella, di origine svizzera, e nipote del pioniere, Jean Bindella, che all’inizio del 1900 con soli due cavalli aveva cominciato a trasportare damigiane di Chianti in Svizzera. Così Rudi, seguendo le tracce del nonno, sviluppa le attività di famiglia, iniziando negli anni ’80 ad importare e distribuire eccellenze italiane nel mercato elvetico.
All’arrivo in Tenuta ci accoglie Rudi in persona con un look informale, jeans, camicia a quadri e una scarpa rossa e una blue, accompagnato dalla moglie, la giovane figlia e i fidati collaboratori. Nei suoi occhi traspare subito la passione per il luogo e soprattutto per l’Italia. Un amore per il bello e il buono che questo paesaggio gentile e ricco di storia regala a tutti i visitatori. Ed è proprio tra questi vigneti che, dopo sei anni di lavoro, prende vita il suo sogno. Uno spazio di condivisione enologica e gastronomica, che rispetta l’ambiente ma è anche in grado di guardare alle future generazioni.
Adagiata su un poggio si apre la struttura con mattoni rossi a vista che ospita la cantina e il ristorante, caratterizzato da enormi vetrate e soffitti alti dalle linee curve che creano un unicum con il paesaggio circostante, come in un quadro rinascimentale. La cucina propone un’esperienza gastronomica autentica, con ricette della tradizione toscana, valorizzate dalle materie prime provenienti dall’orto della Tenuta, da aziende agricole e allevamenti locali e esaltati dall’olio extra vergine prodotto negli oliveti di proprietà. Pietanze classiche come la pappa al pomodoro, i pici con ragù bianco di coniglio, la guancia di chianina brasata sono accompagnati dai prelibati vini della cantina.
Un percorso arricchito dallo scenario intorno, la Vallocaia, una tenuta di 175 ettari, dove i dolci pendii culminano a Montepulciano e nell’arroccata Cortona. A progettare la cantina è stato lo Studio Fiorini Salerno con le più recenti tecnologie di efficienza energetica che permettono di avere la massima attenzione su ogni operazione. Lo spazio è pervaso di luce naturale e si sviluppa su due livelli: nella parte interrata è possibile seguire tutte le fasi di produzioni mentre nella parte superiore si percorrono lunghi corridoi per ammirare l’emozionante spettacolo di infilate di botti, tini e tonneaux, illuminati da lampadari in cristallo provenienti dai teatri della Svizzera.
Ma a rendere ancora più suggestivo questo luogo è la personale collezione di arte e antiquariato che Rudi Bindella ha scelto per accompagnare i vini nel loro percorso di affinamento. Nelle diverse aree trovano infatti spazio le tele dalla grande forza cromatica e materica, commissionate a Christopher Lehmpfuhl, le sculture contemporanee in bronzo di Flora Steiger-Crawford e Rolf Brem che popolano gli spazi interni ed esterni.
La passione per la Classicità si ritrova invece nelle collezioni di frammenti di capitelli e fregi romani, di orci in terracotta del XVIII e XIX secolo e nelle straordinarie campane bronzee, di varie forme e dimensioni, che campeggiano nella sala di degustazione. Una sorta di scenografica Wunderkammer in cui natura, passioni e arte trovano la massima espressione.
MONTEPULCIANO TRA VIGNETI, CIBO E CULTURA
La visita alla Tenuta è anche un’occasione per scoprire Montepulciano, un piccolo borgo medievale, arroccato su un colle. Una gemma di rara bellezza custode di meraviglie artistiche, palazzi rinascimentali e antiche chiese. Passeggiando per i vicoli si rimane colpiti dalla luce abbagliante e dai suggestivi panorami che si aprono sulla Val D’Orcia, ricca di cipressi e vigneti, con tutte le sfumature di verde.
Tra i luoghi da visitare c’è il Museo Civico, che ha sede nel Palazzo Neri Orselli. Un’architettura civile del Trecento senese che ospita la Pinacoteca Crociani, che raccoglie circa centottanta dipinti dal XIV al XIX secolo, donati al comune dal Primicerio della Cattedrale Francesco Crociani. Il Museo ospita anche altre importanti opere ottocentesche dei conventi locali, una serie di terrecotte dei Della Robbia del Cinquecento e una ricca sezione archeologica, che comprende corredi tombali e urne cinerarie etruschi, provenienti dalla collezione del nobile poliziano Pietro Bucelli. E poi imperdibile una sosta allo storico Caffè Poliziano, un riferimento culturale della città, dove prendere un caffè o sorseggiare un calice di vino per lasciarsi avvolgere da un’atmosfera senza tempo. Nato nel 1868, il Poliziano è stato uno dei ritrovi più importanti per gli intellettuali locali tra Ottocento e Novecento, e frequentato da scrittori, poeti e personaggi della cultura italiana come Carducci, Prezzolini, Malaparte, Pirandello e Fellini.
Un vero e proprio gioiello che oggi conserva ancora l’originaria insegna esterna, gli stucchi sulle pareti, i soffitti, le grandi vetrate, le porte e le finestre, che appartenevano al disegno originario. Suggestiva la balconata che si apre sulla Valdichiana, con una splendida vista che fa da cornice a pranzi, aperitivi e cene.
Altra chicca è la libreria antiquaria Magnanet a pochi passi da Piazza Grande dove è possibile curiosare tra libri e stampe dal ’500 fino al ’900. Questo luogo appartiene al circuito ALAI, Associazione Librai Antiquari d’Italia, che raggruppa circa un centinaio di librerie del territorio nazionale che hanno specifica competenza nella conservazione e nella valorizzazione di libri antichi, stampe, manoscritti e carte geografiche.
Infine, se vi trovate in visita in estate non perdete il Bravìo delle Botti, una sfida che si disputa ogni anno tra le 8 contrade di Montepulciano (Cagnano, Collazzi, Gracciano, Le Coste, Poggiolo, San Donato, Talosa, Voltaia), l'ultima domenica di agosto in onore del santo patrono, Giovanni Battista.