Tenuta Vallocaia celebra i suoi primi quarant’anni di vita con un fatturato da 2,7 milioni di euro e con un futuro ancora tutto da scrivere. La realtà di Montepulciano, che appartiene all’imprenditore svizzero Rudi Bindella, chiuderà il 2023 con un volume d’affari superiore di duecento mila euro rispetto a quanto fatto negli ultimi anni, ma che, come ha spiegato Giovanni Capuano, che della tenuta è direttore, “sarà destinato a crescere, perché nell’arco dei prossimi sette anni immetteremo gradualmente sul mercato i frutti dei nuovi undici ettari di vigneto che stanno entrando a regime”. Progettualità che “ci consentirà di passare da circa 180mila bottiglie a 250-260mila, per una superficie produttiva che toccherà i 54 ettari sui 175 totali”.
Nel frattempo, la tenuta fondata dall’imprenditore svizzero nel 1983 sta subendo una metamorfosi distributiva, perché “l’entrata in opera della nuova cantina, che è valsa un investimento da 17 milioni di euro, ha cambiato gli equilibri delle vendite, con l’estero che è sceso dal 70% al 55%, con la Svizzera primo mercato al 48%, mentre del restante 45% la metà è acquistata proprio nella nuova sede (l’altra metà va in Horeca, ndr)”, ha continuato Capuano.
Guardando invece al futuro delle nuove produzioni, “stiamo studiando ancora le giuste opportunità – ha spiegato il direttore – sia in termini di prodotto che di canali, perché se è vero che in Toscana siamo molto presenti e potremmo esserlo di più, è anche vero che la nostra volontà è quella di essere molto più capillari”.
Il tutto sapendo di avere alle spalle Bindella, gruppo che “nel corso del 2023, dopo un buon primo semestre e un secondo in leggera flessione”, come ha sottolineato lo stesso Rudi Bindella, “pensiamo si possa chiudere con ricavi per 220 milioni di euro, in linea con quanto fatto l’anno scorso”. Volume questo, generato da un portfolio che, oltre a Tenuta Vallocaia, comprende una società di importazione vini e quarantacinque ristoranti tra i quali L’Ornellaia di Zurigo, realizzato in partnership con Frescobaldi, per una suddivisione che vede “la gastronomia a 150 milioni di euro, la distribuzione a 60 milioni e le altre attività a 10 milioni, mentre le previsioni future, nonostante le congiunture, ci vedono ottimisti nella giusta misura”.
Il tutto con un occhio di riguardo per Tenuta Vallocaia “che per me è sempre stato un investimento più di natura sentimentale che di affari, ma non per questo meno importante, anzi: il mio obiettivo è quello di arrivare a fare vini d’autore che rispecchino la bellezza del posto e l’anima del produttore”, conclude Bindella.